Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 31 luglio 2008 Il Consiglio provinciale Premesso che - nell'ultimo decennio la Provincia autonoma di Trento ha fatto consistenti investimenti per contribuire alla cablatura del territorio, in particolare per quanto riguarda il collegamento con le sedi dei principali enti pubblici, ma anche per migliorare la rete stessa di trasmissione dati, con consistenti investimenti per la realizzazione di “dorsali” che collegano la periferia con il centro urbano; - investimenti sono stati compiuti per superare il digital divide, colmando il gap consistente fra comuni periferici e città; in particolare va menzionato l'investimento per colmare il deficit “via cavo” con collegamenti wireless; - i dati, tuttavia, confermano che siamo ancora al di sotto degli standards dei principali Paesi europei, per quanto riguarda il collegamento alla rete Internet a banda larga, con particolare riferimento ai collegamenti veloci (da 4 mb/sec in su); questo vale non solo per la periferia – che sconta un ritardo dovuto anche alla mancanza di interesse da parte del gestore-monopolista della rete (Telecom) ad investire nei piccoli centri – ma anche per il capoluogo e i centri maggiori del Trentino ove collegamenti a velocità oltre i 4mb/sec sono di fatto possibili solo in prossimità delle centrali, ma non sono già più garantiti anche a distanze di 1500/2000 metri da quest'ultime. E ciò accade mentre all'utenza vengono proposti da diversi provider collegamenti a 7 mb/sec e oltre! La tecnologia ADSL potrebbe garantire collegamenti fino a circa 7 mb/sec fino ad almeno quattro chilometri dalla centrale; - nemmeno la rete wireless finanziata e realizzata attraverso una società della Provincia è in grado di fornire velocità elevate, al punto che servirà quasi esclusivamente per garantire il collegamento ADSL allo standard di velocità inferiore (640/128 kb/sec: sempre meglio del “vecchio” modem analogico o ISDN, ma ben lungi dal garantire velocità che consentano un uso professionale del servizio) analoghe considerazioni valgono anche per il collegamento satellitare; - il problema “dell'ultimo chilometro”, in realtà, si sta dimostrando il vero collo di bottiglia di tutto il sistema ad alta velocità, per la scarsa qualità dell'infrastruttura, mentre, paradossalmente, la tecnologia si spinge sempre più in là proprio nello “sfruttamento” del doppino di rame che allo stato garantisce la più estesa diffusione e capillarità; - l'uso di Internet – diffuso e veloce – può costituire anche la soluzione ad altri problemi impellenti: attraverso il telelavoro, la teleconferenza, l'e-commerce, l' e-learning, ecc., si possono ottenere risparmi considerevoli per quanto riguarda esigenze di mobilità per lavoro e studio (riducendo i costi per il cittadino senza perdere in efficienza), più ampie possibilità di scelta per quanto riguarda gli acquisti e altrettanto maggiori opportunità per il commercio di prodotti locali, maggior flessibilità, una pubblica amministrazione più efficiente e meno burocratizzata, e molte altre opportunità. Negli USA è stato calcolato che se la popolazione utilizzasse la Rete per fare le cose che questa consente già ora di fare, potrebbero rientrare tranquillamente nei parametri di emissione previsti da protocollo di Kyoto, senza essere costretti ad intervenire su altre fonti di emissione; ed anche a livello locale qualche analista sostiene che se nell'ultimo decennio parte delle risorse riservate alla viabilità su gomma fosse stata dirottata verso la rete di telecomunicazioni, probabilmente l'economia ne avrebbe avuto un beneficio pari o forse maggiore; - a livello locale, dunque, è necessario agire proprio sul cosiddetto “ultimo chilometro” oltre che sulla infrastruttura a livello di singola abitazione ed ufficio: ciò riguarda in primo luogo le sedi degli uffici pubblici (sia provinciali che locali); impegna la Giunta provinciale - a promuovere presso tutte le amministrazioni locali (Comuni, Comunità di valle, Uffici e strutture sanitarie) l'utilizzazione della fibra ottica per le connessioni alla Rete, adeguando le proprie strutture; - a favorire – con eventuali incentivazioni – analoghi interventi anche presso le abitazioni dei privati, favorendo così un riammodernamento dell'ultimo tratto della rete e creando così le condizioni per costringere il/i gestore/i della Rete di telecomunicazioni ad investire anch'essi sui collegamenti dalle centrali all'utente finale (cd. ultimo chilometro). Cons. Roberto Bombarda
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ROBERTO
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